giovedì 2 giugno 2016

File audio dell'intervento di Giancarlo Ceci in commissione a San Cesareo

FORNO CREMATORIO DI S. CESAREO – LA NOSTRA (OP) POSIZIONE ESPRESSA APERTAMENTE NELLA COMMISSIONE COMUNALE
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Riportiamo il file audio contente la registrazione dell’intervento che il presidente del nostro Comitato, Giancarlo Ceci, ha effettuato il 24 maggio scorso presso la Commissione Consiliare temporanea istituita ad hoc per “esaminare le problematiche connesse alla realizzazione dell'impianto crematorio presso il cimitero di San Cesareo” (definizione ufficiale ma che nasconde l’intento di sopprimere la conflittualità innescatasi sul territorio).
La nostra posizione sull’inutilità di questa commissione l’abbiamo espressa in maniera molto chiara in diverse occasioni pubbliche ed è stata ribadita tenacemente, il 24, ai rappresentanti e soprattutto al sindaco che continua, a parole, a dichiararsi disponibile allo stralcio dal contratto di concessione del progetto per il forno crematorio. Nei fatti e nelle comunicazioni ufficiali, l’amministrazione mostra una preoccupante disponibilità nei confronti della società concessionaria.

Rocca Priora - revocata la delibera sul forno crematorio



ROCCA PRIORA 31 maggio ’16 - REVOCATA LA DELIBERA PER LA COSTRUZIONE DEL FORNO CREMATORIO.
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La volontà popolare ha avuto ragione sulla volontà politica, o per meglio dire sui desiderata dell’amministrazione locale (e non solo) Puerile il tentativo della maggioranza di trasformare la sconfitta politica in una “festa de noantri”
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31 maggio, il consiglio comunale di Rocca Priora ha votato all’unanimità la revoca della delibera con la quale si autorizzava l’avvio dell’iter procedurale per la validazione dell’ipotesi progettuale per la realizzazione del “Tempio Crematorio” , da realizzarsi all’interno del Cimitero comunale. L’affidamento in Concessione prevedeva le attività di progettazione, realizzazione e successiva gestione del “Forno” crematorio da parte di un privato, il tutto contemplato nel modello di partenariato tra pubblico–privato , previsto dal D.Lgs. 163/2006 conosciuto come “finanza di progetto o project financing”.
L’inutile e dannosa opera, del valore di 3,5 Milioni di € , è stata immediatamente contestata dalla società civile di Rocca Priora e l’attività di opposizione e coinvolgimento intrapresa ha visto come attori principali l’assoluta maggioranza dei residenti, moltissimi cittadini dei comuni confinanti (in primis di San Cesareo) il Comitato ad hoc costituito e soprattutto il gruppo delle incisive e battagliere “Mamme CreAttive” alle quali va il nostro plauso e ringraziamento per tutte quelle colorate iniziative legate al rispetto e tutela della salute dell’infanzia.
Il ruolo del nostro comitato “Alternativa Sostenibile”, in questa vicenda, è stato quello ormai classico e consolidato espressosi soprattutto in attività di formazione, informazione e controinformazione sugli aspetti tecnico/ambientali che ovviamente venivano nascosti o sottovalutati dai proponenti, pubblici e privati. La nostra conferenza sull’inutilità, gli impatti inquinanti, i danni sanitari/ambientali, le criticità contenute nello studio, le volontà speculative ed altro, riconducibili al progetto dell’Inceneritore di resti umani, ha avuto l’assoluto consenso e condivisione dei moltissimi presenti.
Il passo indietro imposto alla Amministrazione di Rocca Priora ha avuto il suo epilogo con la revoca della Delibera in consiglio comunale. Il Sindaco, da politico consumato, nel suo intervento ha tentato di trasformare la sconfitta politica , sua e dell’intera amministrazione (PD), nella “Festa de noantri” accreditandosi come paladino del rispetto della volontà popolare e tenace sostenitore delle regole democratiche nella gestione della polis. Ovviamente il tutto non gli è riuscito molto bene visto che per salire sul carro dei vincitori e nello stesso tempo non smentire totalmente la sua giunta, si è prodotto e incartato in affermazioni contraddittorie. Ha esaltato i dissidenti per il loro livello di confronto/scontro civile ma nello stesso tempo ha condannato il dibattito (incontrollabile ?) avvenuto sui social. Per suffragare ulteriormente la sua idea di democrazia partecipata, e forse per impressionare i presenti, è arrivato al punto di scomodare, citare e condividere lo storico greco Polibio (di Megalopoli) e la sua classificazione dei vari tipi di governo , individuando nella oclocrazia (governo della plebe), una forma degenerata di democrazia. Dal nostro punto di vista la preoccupazione del Sindaco risiede nella difficoltà degli amministratori, espressasi anche in questa vicenda, nel non poter imbrigliare, controllare e interagire con chi si avvale delle nuove forme di democrazia partecipata nate con internet e ormai catalogate come “ E-democacy o democrazia elettronica” e che, secondo noi e se correttamente utilizzate, potrebbero portare ad una maggiore e consapevole partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e allo sviluppo della democrazia in generale.
Comunque la si voglia interpretare in questa occasione la volontà popolare e il rifiuto della mediazione ha sconfitto per 10 a 0 l’autoritarismo e la prepotenza del potere, e quanto accaduto a Rocca Priora dovrebbe essere una lezione a tutte quelle realtà in lotta contro le Amministrazioni a causa delle loro scellerate decisioni che inevitabilmente pregiudicherebbero l'Ambiente e la Salute dei cittadini.

“Alternativa Sostenibile”